tag:blogger.com,1999:blog-4207047958152136011.post5633662461403680003..comments2022-03-29T16:26:19.731-07:00Comments on Dynamical Voice: La voce del gender: Hillary Clinton, uomini, donne e LGBTDavid DBhttp://www.blogger.com/profile/03729040661272195290noreply@blogger.comBlogger8125tag:blogger.com,1999:blog-4207047958152136011.post-47198168582073351362017-01-23T05:21:40.815-08:002017-01-23T05:21:40.815-08:00Ciao, allora, in breve, sono d'accordo. Qui p...Ciao, allora, in breve, sono d'accordo. Qui però il nucleo del mio discorso sono le effettive differenza nelle dimensioni delle corde vocali di uomini e donne. Ho menzionato la zona critica in cui la forza attrattiva verso m2 è plausibilmente maggiore e più allenamento è necessario per tenere il registro senza forzare o per passare agevolmente, il tutto cantando con fluidità. Ma l'ho fatto poiché questa zona è tradizionalmente rivelatrice dei propri centri. Non credo di aver mai sostenuto una identificazione tra registrie qualità. Sarei curioso di sentire la tua allieva in belting sul do5, sì. Per quanto molti pronunciamenti solenni come "un basso non raggiungerà mai un Do5" si siano rivelati inesatti, il belting vero è definito molto precisamente in termini armonici, al punto che lo si distingue da quello emulato col twang.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4207047958152136011.post-871079584839431562016-12-23T07:02:58.832-08:002016-12-23T07:02:58.832-08:00Haha, ho un po' perso il filo del discorso :) ...Haha, ho un po' perso il filo del discorso :) Per quanto riguarda il discorso che fai sui "registri laringei", credo che tu ti stia "inceppando" nel classico fraintendimento di cui ho parlato precedentemente. La terminologia "M1, M2, etc", seppur meno ambigua rispetto ad altre, fa riferimento ad una realtà distinta rispetto a "Speech, Belting, Twang..." e altre qualità vocali codificate dall'EVTS. In termini ancora più schietti, i registri laringei (M1, M2..) e le qualità vocali (Speech, Belting, Sob, Twang..) sono cose diverse. Tu sembri dare per scontata un'equivalenza funzionale tra M1 e registro pieno e belting. In realtà NON abbiamo verifiche sperimentali che le cose stiano così. Le mie allieve riescono a produrre la qualità vocale che l'EVTS definisce "Belting" in tutta la loro estensione. Di certo producono DO acuti (del soprano) decisamente in belting (non twang, è proprio belting). Non mi azzarderei tuttavia a dire che, quindi, producono DO acuti (un'ottava sopra il DO acuto del tenore) in M1. Non vale l'equazione Belting = M1. Perché è come dire pere = carote, stiamo parlando di due cose diverse. Spero di essermi spiegato bene.. :)David DBhttps://www.blogger.com/profile/03729040661272195290noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4207047958152136011.post-22605767350656762872016-12-11T10:52:25.841-08:002016-12-11T10:52:25.841-08:00Oggi non ne faccio una giusta. Qui
"Tu mi dic...Oggi non ne faccio una giusta. Qui<br />"Tu mi dici che il tenore o perlomeno uno alla Pavarotti, esegue il Do4 in una sorta di belting modificato, quindi teoricamente in M1, una donna chiaramente in M2 e che io sappia in moderna," Il raffronto voleva essere tra il Do4 del tenore e il Do5 del soprano, eseguito in M2. "quel registro" di qui parlo in moderna è M1, però, ma la sintassi, visto che l'ultimo che nomino è M1 direbbe il contrario. Ho sballato.<br />Quindi per riformulare<br />"Tu mi dici che il tenore o perlomeno uno alla Pavarotti, esegue il Do4 in una sorta di belting modificato, quindi teoricamente in M1, una donna il suo Do5 lo fa chiaramente in M2 e che io sappia, anche in moderna, dove si tende ad usare più massa vocale, al massimo con M1 si arriva a un Sol4, ammesso che non si sia in twang."<br />Sempre riferito alle donne. Vedi Idina Menzel di Wicked e Frozen.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4207047958152136011.post-35559498754916765292016-12-11T10:44:57.006-08:002016-12-11T10:44:57.006-08:00Ops, ho sbagliato con le frequenze di riferimento ...Ops, ho sbagliato con le frequenze di riferimento e note relative, chiedo venia, 160 hz è poco sotta a un Mi2, come non detto.<br />https://tecnologiamusicale.files.wordpress.com/2012/07/schermata-2012-07-30-a-17-02-31.png?w=640&h=234<br />Mi sono comportato come fosse la meta del La2 220, mentre è la metà di 320, circa Mi3.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4207047958152136011.post-60776835108955985332016-12-11T10:28:37.588-08:002016-12-11T10:28:37.588-08:00Pigramente il primo sito che ho trovato a riguardo...Pigramente il primo sito che ho trovato a riguardo è questo<br />http://www.diromeo.it/corde-vocali-ecco-come-parlano-gli-uomini/<br />"Gli individui di sesso maschile hanno corde vocali di dimensioni medie comprese tra i 17 e i 25 mm, mentre nelle donne tali dimensioni vanno dai 12,5 ai 17,5 millimetri. Visto il campo di variazione possibile, tuttavia, ci sono uomini dalla voce più acuta e donne dalla voce piuttosto grave. Un’altra differenza biologica importante che ha effetti sull’altezza dei suoni emessi è l’ampiezza del canale vocale, generalmente maggiore nell’uomo, che determina un ulteriore abbassamento del tono di voce indipendentemente dalla misura delle corde."<br />Quindi tra i circa 13 mm o poco meno di un soprano medio e i circa 17,5 di un ipotetico tenore corre meno di 2/3 di rapporto, contiamo però lo spessore, questo sconosciuto.<br /><br />La parte sull'ampiezza e l'influenza sul tono non mi sembra esatta, se parliamo di fondamentale, ma solo se parliamo di un tono più scuro, questo sì.<br /><br />Tu mi dici che il tenore o perlomeno uno alla Pavarotti, esegue il Do4 in una sorta di belting modificato, quindi teoricamente in M1, una donna chiaramente in M2 e che io sappia in moderna, dove si usa più massa vocale, al massimo con quel registro si esegue un Sol4, ammesso che non si sia in twang.<br /><br />A seguire cercherò altre più autorevoli pubblicazioni e ricerche ;)Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4207047958152136011.post-32872743352819474162016-12-11T10:13:13.997-08:002016-12-11T10:13:13.997-08:00Ciao Davide, gentilissimo come sempre nelle tue ri...Ciao Davide, gentilissimo come sempre nelle tue risposte. Purtroppo ho smesso di guardare poco prima che rispondessi. Non posso che ringraziarti.<br />Se in quello studio dell'88 dici che la frequenza di 160 hz ovvero un La1, faceva da spartiaque mi pare strano, perchè tale nota è raggiungibile dalle donne con molto allenamento, di conseguenza la si attribuisce più facilmente ad una voce baritonale. Dubito però che tutto ciò che ne fosse al di sopra fosse catalogato come femminile, forse c'era un'altra soglia.<br />Giustamente citi studi più raffinati. Certamente femminile sopra 220 ovvero la2, la quale è però una nota che prendo spesso e supero parlando più leggero e proiettato, spesso per farmi sentire. <br />Ma che certamente come timbrica rimane maschile, corde baritonali e laringe più ampia (in posizione neutra, poichè sappiamo che può stringersi, allargarsi, salire e scendere) contribuiscono ad un timbro più scuro.<br />Perchè suoni femminile servono adattamenti come twang e laringe alta, U meno scure e più verso Eu (proprio per interazioni con spazi laringei diversi) parlo a prescindere da tipi di cadenza e intonazione. Talvolta effetti di fry che simulino il trovarsi in una zona più bassa dell'estensione.<br />Viceversa per una donna che vuole imitare un uomo.<br />Ma è strano come possa essere percepita una tale frequenza come certamente femminile, con baritoni che prendono Sol3 con colori molto scuri e donne che scendono su un Fa2 e Mi2 con colori molto chiari.<br />Un "One woman medley" di "Les miserables"<br />https://www.youtube.com/watch?v=4X5xwLwGu0w<br />a 8:51 comincia a interpretare il pezzo di Javert, "Stars", baritonale, che scende fino a un Si1, e per essere una donna che canta parti alquanto più acute del musical e repertori lirici sopranili in altri video, è davvero sorprendente, il Si1 ha una discreta presenza, pur essendo chiaramente femminile e diverso da un timbro baritonale.<br /><br />Quello che ti chiedevo riguardava, tuttavia considerazioni sull'effettiva lunghezza o dimensione - massa delle rispettive corde vocali.<br />Giusta e chiara la differenza tra estensione e fach ma dove si trovi il proprio timbro più bello non sembra il criterio, non per nulla ci sono baritoni che hanno un bellissimo timbro da controtenori nella quarta ottava utilizzando il Sob lirico. Il criterio sembra che sia più una questione di risonanza e di vicinanza fisica alla tessitura richiesta. Quella del baritono è secondo me la più centrale, (La1 - Sol3) non entrando nel registro leggero nè negli estremi bassi, secondo me.<br />E sono il primo a dire che la bellezza non è nel raggiungere gli estremi, ma nel timbro e nella "grazia" (anche in suoni sgraziati, se necessario). E' possibile che la forma della laringe in una voce femminile non scura o in zona sopranile, faccia si che meno aggiustamenti siano necessari per dare squillo e volume al registro leggero M2. Ma per quanto riguarda la voce c'è meno peso su un La4 per un soprano che non per un La3 di un tenore e dico in proporzione.<br /><br />Grazie ancora David.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4207047958152136011.post-83964631949065311342016-10-31T08:32:31.303-07:002016-10-31T08:32:31.303-07:00Ciao! Grazie mille per il commento e per i complim...Ciao! Grazie mille per il commento e per i complimenti.<br />Rispondo (o cerco di rispondere) alle tue domande. Le differenze di genere nella frequenza fondamentale indicate fanno riferimento ad uno studio percettivo. In modo particolare, nel 1988 (Spencer) ha scoperto, facendo ascoltare a delle persone delle voci, che se il parlante usava una frequenza fondamentale media al di sotto dei 160 Hz, veniva "etichettato" (da chi non lo vedeva ma poteva sentire la voce) come "certamente maschio". Al di sopra di tale frequenza fondamentale media, gli ascoltatori propendevano sempre di più per definire il parlante come "certamente femmina". Successivamente, Andrews (1999) ha compiuto studi più raffinati che hanno avuto come risultato (sempre basandosi sulla percezione degli ascoltatori reclutati) che a 220 Hz (+/- 20 Hz) abbiamo un'identificazione della voce come "femminile", a 120 Hz (+/- 2 Hz) gli ascoltatori percepiscono invece una voce "maschile". Negli studi scientifici (quelli fatti bene..) si cerca di isolare le variabili, concentrandosi solo su quella che ci interessa valutare (in questo caso la F0 o frequenza fondamentale). Come scritto nel post, però, l'"altezza" a cui si parla non è l'unico indicatore del genere. Se un parlante usa una F0 tra i 160 - 185 Hz (o "lì intorno"), l'ascoltatore non sa bene se si tratti di un maschio o di una femmina, e ricorre (inconsciamente) ad altri parametri di valutazione (risonanza, articolazione, intonazione, etc.). Parlo ovviamente di casi in cui non si abbia la possibilità di vedere la persona con cui si parla (ad esempio quando si parla al telefono..). Mi ricollego quindi al discorso che fai tu: alcuni tenori leggeri (giusto per fare un esempio), usano frequenze - nel parlato - che sono al di sopra della "soglia" prototipica maschile.. generalmente sono nel range "percettivamente ambiguo" di cui parlavo prima. Chi ascolta ricorre quindi ad altri criteri di giudizio (sia uditivi che visivi, se questi ultimi sono disponibili). Le persone MtF dovrebbero essere incoraggiate ad adottare una frequenza parlata in questo range "ambiguo", perché non è vocalmente sicuro (la disfonia da tensione muscolare è un grosso rischio) né esteticamente gradevole (diventa una parodia di una voce femminile) forzarle a produrre i suoni del parlato a 220 Hz o più. Le persone FtM, generalmente, hanno vita più facile in quanto l'avvio di una terapia ormonale sostitutiva ha come effetto l'abbassamento permanente della frequenza fondamentale vocale. Quanto dici in riferimento alle estensioni nel canto lirico e moderno sarà oggetto di un post che pubblicherò a breve sulle categorie vocali, ma in generale si può dire che c'è differenza tra estensione e fach. Io, a puro titolo esemplificativo, canto con relativa facilità dal MI dei bassi/baritoni al Do acuto dei soprani, e in registro di fischio arrivo anche al FA al di sopra di quest'ultimo. Questo non fa di me né un basso né un soprano.. perché alcune di queste note estreme (in basso o in alto) le posso "toccare" ma non sono il "cuore", cioè la parte più bella, sostenibile e funzionale della mia dotazione foniatrica. Spero di aver riposto alle tue domande! A presto e grazie!David DBhttps://www.blogger.com/profile/03729040661272195290noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4207047958152136011.post-20482429329434990892016-10-23T07:33:19.525-07:002016-10-23T07:33:19.525-07:00Ciao, se posso permettermi un complimento, ho nota...Ciao, se posso permettermi un complimento, ho notato la capacità di affrontare tali argomenti affascinanti, complessi e pieni di sfumature, con grande equilibrio ma senza bisogno di evitarli e di autocensurarti nelle tue osservazioni, ma esprimendole con competenza ed umiltà. Anch'io seguo un approccio simile, nella vita, come quando scrivo a tal proposito, proprio per evitare di ingenerare inutili polemiche spesso semplificatorie e manichee, che disperdono energie che andrebbero spese meglio.<br />"Pragmatica: gli uomini tendono a comunicare al fine di stabilire una gerarchia o di acquisire informazioni, mentre le donne ricercano consenso e condividono pensieri e sentimenti. Gli uomini tendono a fare meno domande per timore di trasmettere incompetenza, le donne generalmente sono più espressive, ..." ovviamente come uomo non mi ci riconosco proprio e non posso che sperare che questo stereotipo non sia troppo diffuso, ma come appunto hai detto sono archetipi simbolici e culturali, che forse fanno riferimento ai ruoli che sono stati in passato più rigidamente suddivisi, force facenti riferimento ad un'ipotetica condizione naturale dell'umanità, anch'essa ricca di ipotesi, ma dove comunque non sembra che il ruolo femminile fosse passivo come quello che le è stato attribuito e assegnato per un lungo periodo storico dell'occidente e dell'oriente. Ovviamente non senza rovesci anche a svantaggio degli uomini.<br />Chiusa parentesi, mi dai agio di interrogarmi su un punto, appunto le differenze di frequenza tra uomini e donne?<br />Fanno riferimento ad una media di frequenza parlate? Visto che ci sono variazioni che vanno dai contralti ai soprani e negli uomini dai bassi ai tenori. Fanno riferimento a stessi registri o zone dell'estensione?<br />Culturalmente capita, ora penso meno, che alcune donne parlino in una zona dell'estensione più vicina al passaggio di registro e molti uomini più vicini al limite basso, sempre tenendo conto di umore e altro. Io per dire vario moltissimo.<br />Alcuni uomini entrano sporadicamente in M2 (testa o, secondo la compressione, falsetto), altri addirittura parlano in buona parte in strohbass-fry (M0).<br />Ho letto che la differenza in lunghezza media tra le corde maschili e femminili, sia infatti di 1/3, cioè quelle femminile sono lunghe 2/3, e tenendo conto che pare che la voce media femminile sia più vicina ai soprani e quella maschile ai baritoni, posso ipotizzare che tra tenori e soprani sia inferiore a 1/3 e che non si raggiunga il rapporto 1 a 2 nemmeno per i bassi. Perchè lo dico?<br />Perchè ci sia tra le frequenze prodotte, a parità di tensione, una differenza di un'ottava, bisogna una dimensione/massa/volume sia l'una il doppio dell'altra, vedi appunto le corde della chitarra.<br />Certo, queste dimensioni parlano di lunghezza, se contiamo anche lo spessore più sottile, esso contribuisce alla differenza di massa/volume, quindi le dimensioni aumentano.<br /><br />Tuttavia le tessiture liriche sembrano mostrare che i vari ruoli, da basso a soprano, lavorano su zone diverse dell'estensione, i bassi sono molto più lontani, nei loro acuti canonici di partitura, dal loro vero limite acuto di quanto non lo siano i tenori o i soprani, i quali a loro volta non hanno Do3 come limite vero.<br />Se poi contiamo che le donne in lirica entrano in m2 e ci cantano buona parte della tessitura, mentre gli uomini, pure i tenori, ci entrano rarissimamente, si spiega l'ottava di differenza. A loro volta i soprani spesso non si avvicinano nemmeno al loro limite in M1.<br />Maggiore somiglianza nella musica moderna, invece, specialmente con l'uso, per entrambi di M2 compresso + twang con sonorità simile al modale.Anonymousnoreply@blogger.com