dd

martedì 25 agosto 2015

Insegnanti d'eccezione: gli animali (per attori e vocalist)



 In ambito attoriale è molto diffuso lo studio degli animali. Esso comprende sia un'analisi di tipo "intellettuale" (lettura di libri specifici, visione di documentari e video sull'animale in questione) che l'osservazione diretta. Lo scopo è la comprensione del punto di vista dell'animale scelto e la riproduzione del suo comportamento (andatura, uso dei sensi, strategie cognitive e modalità di interazione con la realtà). Tutto questo potrebbe sembrare puerile, ma si tratta invece di un'esperienza dall'elevato valore didattico che può fornire materiale da usare nella caratterizzazione di un personaggio, ampliando la palette di scelte artistiche di cui dispone l'artista. 



James Dean investì molto tempo nello studio meticoloso dei gatti: vale la pena (ri)vedere l'epico pugno di Cal Trask (Dean) a suo fratello Aron (Richard Davalos) nel film East of Eden, prestando attenzione alla straordinaria fisicità dell'attore.




Marlon Brando disse di aver tratto spunto da un esercizio di "mimesi" con i gorilla per dar vita all'anziano Don Corleone ne Il Padrino.

                               
        

Anche Jason Patric nel film After Dark My Sweet (di James Foley), basato su un romanzo di Jim Thompson, è un eccellente esempio di efficace trasferimento di tratti animali ad un personaggio. Osservate con attenzione l'ingresso del personaggio principale, nella scena nel deserto. L'esercizio specifico, per chi volesse provarlo, prevede che l'attore si ponga inizialmente il seguente quesito: Quale animale ricorda il personaggio del monologo/testo teatrale in questione?Deve poi raccogliere il maggior numero possibile di informazioni su questo, osservarlo se possibile dal vivo, scoprire in che parte del corpo si trovano i muscoli più poderosi, come caccia e come si difende, quali sono le sue abitudini fisiche, come si muove/mangia/gioca/(...). Esplorando la realtà dell'animale in questione l'attore potrà così selezionare aspetti da trasferire alla fisicità del personaggio.

Ma l'osservazione e la riproduzione dei comportamenti animali trova posto anche nella formazione vocale. La prima ovvia motivazione è che l'imitazione dei vari versi e "posture" è una scorciatoia per la scoperta di numerose qualità vocali che forse non si usano abitualmente. Spesso imitare un suono è più facile di tentare di riprodurre istruzioni anatomiche dettagliate: dopotutto, impariamo prevalentemente per imitazione. Non si tratta solo di trovare timbri particolari; anche questioni tecniche possono trarre vantaggio da questo gioco/studio di imitazione faunistica (ad esempio, accade molto spesso che un allievo inizi a capire cosa significa "passaggio" nella voce quando imita il miagolio di un gatto..).



Anche la riproduzione della posizione e dell'andatura animale ha valore didattico. Cantare a pancia in giù come un rettile o appesi al ramo di un albero come un primate... sono tutte esperienze corporeo-vocali che "insegnano" al corpo e alla voce qualcosa di nuovo e vanno valorizzate.


Tralasciamo volutamente per esigenze di spazio e di complessità il valore "neurologico" di tali esperienze corporee e vocali, legate alla famosa teoria del "cervello tripartito"..



Ma è a livello psicologico che l'esercizio dà i maggiori benefici. E' infatti frequentemente difficile, per molti allievi, produrre suoni differenti rispetto alla loro abituale modalità di parlare/cantare o al loro modello fonatorio in generale. L'ostacolo è una reticenza psicologica legata all'immagine di se stessi, alla timidezza e all'insicurezza. L'imitare un animale fa sì che l'allievo si stacchi, anche se momentaneamente, dall'idea di "canto" o di "valutazione qualitativa" di sé e della propria vocalità, e "osi" provare soluzioni diverse, perché il "gioco" protegge l'autostima. 

Il senso del gioco è fondamentale nell'apprendimento, soprattutto nello sviluppo artistico: troppo spesso le lezioni tendono a cadere nel tecnicismo e verbosità magari fini a se stessi. Perché allora non fare un giro al parco o allo zoo? Non sarà una lezione"ortodossa" ma sarà sicuramente efficace e divertente.





1 commento:

  1. Baccarat: Everything You Need to Know About the Game of Baccarat
    Baccarat is a card game played in which the object is 1xbet korean to win the 바카라사이트 number of tricks that the dealer has selected. In this kadangpintar game, all of the

    RispondiElimina