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mercoledì 6 luglio 2016

Addominali d'acciaio e ugole d'oro. Ovvero: cosa c'entra il six-pack con la tecnica vocale?


La prova costume è oramai arrivata, e i più vanitosi spostano l'occhio verso il baricentro del corpo per vedere se la tartaruga è ancora in letargo o è uscita allo scoperto. Certo, c'è chi il six -pack ce l'ha sempre avuto - specie se è un teenager o comunque ha un'età inferiore ai 25 anni e una genetica favorevole - e poi c'è chi il six-pack ce l'ha in frigo..( mi riferisco alla confezione da sei birre, che di certo non aiuta a togliere di mezzo la ruota di scorta..).

Da gennaio a luglio le palestre pullulano di aspiranti beach bodies, che fra crunch, sit-ups, leg-raises, palle mediche, panche inclinate, abs machine e infinite altre diavolerie, rincorrono il sogno americano di quella che i tedescofoni chiamano, in maniera simpatica, la "pancia ad asse per lavare" ("Waschbrettbauch"), e gli spagnoli - ancora più scherzosamente - la " tableta de chocolate".

In termini anatomici, quello che tali individui ricercano è l'ipertrofia e la separazione dei vari fasci muscolari che compongono il retto dell'addome, un componente di quello che gli esperti di fitness chiamano il "core" e che sembra essere, a detta di molti didatti del canto, un elemento fondamentale di ciò che viene tradizionalmente definito "appoggio" o "sostegno". Di fatto, alcuni pedagoghi vocali insistono sulla necessità di allenare gli addominali per "appoggiare" meglio il suono; altri, al contrario, enfatizzano il ruolo del rilassamento della pancia e di tutta la "cinta lombo-addominale".



Questo post mira, in maniera un po' ludica ma non certo scientificamente poco accurata, a capire in quale modo la "scienza del six-pack" ci possa suggerire delle inaspettate soluzioni (per analogia o per contrasto) nell'ambito della tecnica vocale. Sia che vogliate cantare meglio, sia che vi interessi piuttosto avere un fisico più asciutto, mi auguro che possiate trovare qui delle risposte.

-Per contrarre il retto dell'addome si chiude serratamente "la gola".

Provate: sdraiatevi a terra e fate un "crunch". Meglio ancora: fermatevi all'inizio del gesto, a pochi centimetri da terra, e ricercate la massima contrazione del sovraindicato muscolo. Noterete che spontaneamente la laringe "si stringe". Se frequentate una palestra vi sarete accorti che alcune volte i movimenti concentrici (ovvero quando il muscolo viene accorciato) di vari esercizi tendono ad essere accompagnati da sgradevoli "grugniti" o "sforzi da toilette". Tali rumori, peraltro dannosi per la salute delle povere pliche vocali che devono sopportarli, sono il risultato di questo schema di attivazione muscolare (contrazione del retto dell'addome - chiusura serrata della glottide - stabilizzazione del torso) che è certamente funzionale all'attività svolta (attività pressoria o espulsiva), normalmente chiamata "Manovra di Valsalva".



-Cosa significa per la voce?

Quando supera un certo livello, l'attivazione del retto dell'addome tende naturalmente ad innescare la catena muscolare della manovra di Valsava, ivi compresa la già citata chiusura serrata della glottide. Tale modalità adduttoria non è certo funzionale alle esigenze del canto, e deve quindi essere evitata. La contrazione del retto dell'addome non fa altro che aumentare la pressione polmonare, spingendo il diaframma verso l'alto. Se siamo in fase di pressione negativa, ovvero se abbiamo bisogno di terminare una frase cantata lunga spingendo fuori l'ultima "aria residua" che abbiamo, può essere funzionale attivare il retto addominale. Ma una pedagogia vocale che si rispetti non può e non deve insegnare la contrazione perenne di tali fasce come modalità di "appoggio". Ci sono altre muscolature più adatte allo scopo. E il concetto di "sostegno" è assai più dinamico e complesso di una mera contrazione del retto dell'addome. (P.S. Se siete cantanti - o anche se non lo siete - vi consiglierei di evitare quei versi efferati in palestra.. non vi danno certo più forza, e la vostra amata laringe vi ringrazierà per averle risparmiato questo strazio).

-Per avere il six-pack bisogna avere una percentuale di grasso in genere uguale o inferiore al 10%.



E' inutile affannarsi per raggiungere l'ipertrofia/iperplasia del retto dell'addome se la "tartaruga" è ricoperta da uno spesso strato di grasso. Ci sarebbe molto di più da guadagnare se si optasse per maggiori attività cardio, quali la corsa, la bicicletta o simili. Inoltre, la dieta quotidiana (ed il metabolismo) giocano un ruolo fondamentale. Insomma, è sì importante allenare gli addominali, ma ricordiamo che il core viene attivato automaticamente in quasi tutti gli altri esercizi fisici che svolgiamo in palestra..per cui direi meno crunch e più cardio, meno junk food e più healthy food.

-Cosa significa per la voce?

Associazione forse un po' ardita questa, ma per me alquanto spontanea. In alcuni generi vocali è molto importante sviluppare la capacità di cantare senza interruzioni o bruschi cambi di qualità timbrica in tutta l'estensione (circa tre ottave). Si parla infatti - a seconda della metodologia di training adottata - di "gestione dei passaggi", di "passaggi di registro" o "di risonanza", di "bridges", di "rotture" e "cambi".. Molti aspiranti cantanti si dannano allora l'anima per riuscire a estendere il più possibile in alto il loro timbro tipico della zona tonale del parlato, pensando di dover aspettare un determinato range frequenziale e, in corrispondenza di quello, "cambiare qualcosa". Questo modo di pensare è un po' rischioso; a volte funziona, ma spesso porta a mettere invece in evidenza proprio quelle "rotture" che si vogliono evitare. Invece di "irrobustire" l'emissione del range acuto o di attendere un punto critico per "cambiare marcia", sarebbe forse più utile pensare di alleggerire la produzione vocale nel range medio e medio-grave, così da poter contare su una qualità vocale più "classicheggiante" (perdonate il termine poco preciso) e "leggera" (nel senso di poco pesante), ma più estesa rispetto alle possibilità offerte dal timbro parlato. E' un po' lo stesso principio del six-pack: se voglio mettere in evidenza gli addominali, invece di insistere su questi posso "scavarci attorno", snellendo il resto. Nella voce (o meglio, in una modalità particolare di "imposto vocale"), se voglio avere gli acuti facili ed in evidenza posso rafforzare questi ultimi oppure - se non mi è possibile (ad esempio per ragioni anatomiche di lunghezza, spessore, massa ed elasticità cordale) posso snellire la parte medio-grave dell'estensione e, per il principio del contrasto, gli acuti saranno "forti" e facili.


-Un addome di diamante non è per sempre.

Quando con l'avanzare dell'età (e anche relativamente presto, mica per forza bisogna aspettare la quinta e la sesta decade!) il metabolismo e la composizione ormonale cambiano, l'accumulo d'adipe e una leggera e fisiologica ptosi tissutale tendono a farci perdere l'eventuale tartaruga conquistata con tanto sforzo e disciplina. Ma soprattutto, non è che una volta che l'abbiamo "scoperta" resterà bella e in forma per sempre. Purtroppo no. Dobbiamo nutrirla correttamente, mantenerla, curarla. Ciò significa che se iniziamo a "sgarrare" un po' di più in cucina, o ci impigriamo un po' troppo, o cominciamo a saltare gli allenamenti, o ancora cambiamo lavoro e il livello di stress aumenta...la tartaruga se ne va, e nemmeno poi così lentamente. A volte, poi, si rivela necessario cambiare strategia di mantenimento/allenamento: il corpo, infatti, tende ad abituarsi agli esercizi cui viene sottoposto e pure al cibo che gli viene somministrato, diminuendo la risposta in termini di fitness a causa dell'adattamento fisico e metabolico. 


-Cosa significa per la voce?

Se il vostro obiettivo è una grande estensione uniforme, sappiate che tale trofeo ve lo dovrete sudare giorno per giorno. Basta un cambio di temperatura, uno sforzo vocale, un eccesso di uso della voce parlata, una contrazione muscolare dannosa, una notte un po' insonne, un eccesso di aria condizionata o di riscaldamento, un'allergia, un insignificante raffreddamento, un pasto sbilanciato, una mancanza di training per qualche giorno.. e il magico "bilanciamento" si perde in un batter d'occhio. Basta un minimo sbilanciamento millimetrico della tensione cordale e vi ritrovate con la voce che in qualche punto si spezza.. e addio uniformità timbrica in tutta l'estensione. Addio Belcanto. Addio acuti facili e "pieni". Dicono che ogni sette anni, a causa del ricambio cellulare, ci ritroviamo con un corpo nuovo. Come cantante, spesso ho la sensazione che ogni mattina il mio strumento vocale sia nuovo; ed ogni mattino devo riaccordarlo per conferirgli quella facilità ed agilità di cui ho bisogno per esercitare la mia arte.



Ogni addominale è diverso dall'altro. Così come ogni voce è diversa dall'altra, e sarebbe controproducente pensare di poter sviluppare una vocalità (o un fisico) identici a quelli di qualcun altro. Il lavoro da fare (in palestra e in studio) è sempre individuale, e si deve cercare di essere sempre migliori, ma confrontandosi principalmente con se stessi, ovvero con il sé del giorno precedente. 
Buon allenamento, buona voce e buon'estate!

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